Il virus dell’Herpes associato a malattie autoimmunitarie e stress psicoemozionale

Nella ricerca scientifica è sempre più evidente l’associazione dell’Herpesvirus con malattie autoimmunitarie, quali tiroidite di Hashimoto e malattie del connettivo,  e malattie in cui è sospettato il fattore autoimmunitario, come la sclerosi multipla.

In questa breve rassegna raccolgo quattro articoli che documentano tale associazione.

Altri studi evidenziano l’associazione tra Herpesvirus e stress emozionale/psichico.

Nello studio di Elizabeth A. Shirtcliff, Christopher L. Coeb, and Seth D. Pollak “Early childhood stress is associated with elevated antibody levels to herpes simplex virus type 1“, la presenza di anticorpi specifici dell’herpesvirus è stata valutata in 155 adolescenti, di cui  41 avevano una storia di abbandono in orfanotrofio, 34 avevano subito abuso fisico e 80 erano adolescenti con simili caratteristiche demografiche, che costituivano il gruppo di controllo. Il titolo anticorpale per l’Herpesvirus era più alto sia negli adolescenti con storia di orfanotrofio sia in coloro che avevano subito abuso fisico, rispetto al gruppo di controllo. Siccome la prevalenza dell’infezione da Herpes era simile nei diversi gruppi, il livello anticorpale più elevato era verosimilmente indicativo di riattivazioni virali dalla fase di latenza.
Il fatto che i profili anticorpali fossero ancora alterati dopo anni dall’adozione, in un periodo di vita in cui l’adolescente viveva in un contesto più confortevole e in famiglie amorevoli, suggerisce che questi risultati non fossero causati da fattori in atto al momento del dosaggio degli anticorpi, ma riflettessero un perdurante influsso delle esperienze stressanti nelle fasi iniziali della vita. 

Oltre ai fattori genetici/epigenetici e ai fattori ambientali, si può ipotizzare che alcune malattie immunitarie possano avere come co-fattore la persistenza o la riattivazione dei virus Erpetici e che quest’ultima sia a sua volta associata alla presenza di stress psico/emozionale che ha colpito profondamente il soggetto interessato.

Dal punto di vista omeopatico si può pensare di trattare la persistenza del virus utilizzando  rimedi isoterapici (cioè il virus in diluizione/dinamizzazione omeopatica; microimmunoterapia), oppure rimedi omeopatici che siano in similitudine con il quadro sintomatico individuale. Una ulteriore opportunità terapeutica può venire dall’uso delle essenze floreali (floriterapia) per gli aspetti psicologici/emozionali.

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